Ti piacerebbe lasciare il tuo posto da dipendente e diventare un bravo copywriter freelance? Se hai maturato la giusta esperienza nel settore all’interno di una web agency, è giusto che tu valuti la possibilità di metterti in proprio, soprattutto se sei un amante dell’indipendenza e ti piacerebbe poter disporre a piacimento del tuo tempo (anche se non è proprio così). Prima di avventurarti in questa nuova esperienza, però, è bene valutare ogni aspetto, perché non basta conoscere i segreti del mestiere per lavorare da solo.
Diventare freelance: ne sei sicuro?
Prima di analizzare le fasi operative da percorrere per attuare la transizione da dipendente a freelance, è bene che tu ti chieda: sei sicuro che sia ciò che desideri davvero? Per rispondere a questa domanda, bisogna avere presente il quadro della situazione. Un copywriter freelance ha dalla sua la possibilità di non dover dare conto ai propri superiori, gestisce il proprio tempo con flessibilità, ha ampia autonomia creativa e strategica sul proprio lavoro e può guadagna in base alle proprie effettive capacità. Di contro, l’insicurezza economica è il primo aspetto da prendere in considerazione: sei capace di vivere con l’idea di non sapere quanto guadagnerai il mese successivo e quello successivo ancora? E poi, non è come quando si lavora in agenzia, le questioni lavorative non spariscono alla conclusione del proprio turno, ma ti accompagnano nel corso della giornata, perché sei solo tu a doverne rispondere. Nel male, ma anche nel bene.
Hai già un portafoglio clienti?
Per iniziare al meglio la propria carriera da copywriter freelance è opportuno possedere un proprio portafoglio clienti prima ancora di avviare la partita IVA. Avviare una professione in proprio da zero non è impossibile, ma è certamente molto più difficoltoso. Per riuscire ad acquisire clienti mentre sei ancora sotto le dipendenze di un’azienda occorre fare dei sacrifici, rinunciare al proprio tempo libero lavorando nei ritagli di tempo e durante i weekend. Mi raccomando, però, abbi una tua etica e non contattare i clienti della tua agenzia!
L’aspetto fiscale
Senza addentrarci in questioni tecniche, dal punto di vista del fatturato ciò che ti occorre sapere è che circa un terzo delle tue entrate finirà in trattenute fiscali e previdenziale. Il secondo aspetto è quello che grava maggiormente sulla contabilità, poiché assorbe circa il 20-25% di ciò che incasserai; il tutto se consideriamo un volume di entrate annuale inferiore ai 65.000 euro. In ogni caso, valuta attentamente con il tuo commercialista la soluzione più appropriata a te, sebbene con molte probabilità ti sarà consigliato il regime forfettario.
Buttati!
Se sei già un copy professionista, non hai bisogno di molti consigli su come proporti dal punto di vista promozionale. Certamente, devi avere molta cura del tuo sito web e dei tuoi profili social. Elabora un tuo stile, renditi riconoscibile da subito, poiché correggere il tiro in corsa può essere molto più complicato. Stai attento a tutto ciò che scrivi e a come lo scrivi, evitando refusi, ripetizioni e qualunque strafalcione possa compromettere la tua immagine. Sei un copy e la gente ti giudicherà da come scrivi!