Da diversi anni, si è fatto largo il concetto di Industria 4.0 o di Quarta Rivoluzione Industriale.
Questo sistema, che consiste nell’utilizzo di tecnologie che automatizzano buona parte dei processi produttivi, è ormai imprescindibile per le aziende che vogliono restare al passo coi tempi e restare competitive.
Di seguito, vediamo nello specifico quali sono le principali tecnologie che rendono possibile la transizione verso l’Industria 4.0.
Quali sono le tecnologie utilizzate nell’industria 4.0
Per applicare le linee guida dell’Industria 4.0, è necessario dotarsi di tecnologie che sfruttano soprattutto l’Internet of Things (IoT), il cloud computing, il machine learning, i big data e l’intelligenza artificiale.
Per ottenere i migliori risultati, dal punto di vista della produttività e dell’efficienza aziendale, è fondamentale che tutte le tecnologie lavorino all’unisono, in totale sintonia e sinergia tra loro come accade quando si utilizza un software gestionale come quello seguente: https://www.lineacomputer.net/settori/industria-40.
Va sottolineato, inoltre, che l’utilizzo di queste tecnologie permette alle aziende non solo di essere più competitive e produttive, ma anche di favorire e dare il proprio contributo alla transizione ecologica, in quanto riducono le proprie emissioni e gli sprechi.
Scopriamo adesso le caratteristiche delle principali tecnologie utilizzate nell’Industria 4.0 sopraelencate.
Intelligenza artificiale e il machine learning
Si tratta di due delle tecnologie che sono alla base della rivoluzione radicale portata dall’Industria 4.0.
Il Machine Learning, come dice il termine stesso, sta a indicare il processo che permette ai computer di apprendere e migliorare automaticamente le proprie prestazioni senza essere programmati precedentemente.
Grazie alla combinazione tra Intelligenza Artificiale e Machine Learning, è possibile migliorare i processi produttivi o, ad esempio, prevedere la rottura eventuali guasti dei macchinari e rendere più efficiente la gestione delle scorte.
Cloud Computing
Il cloud computing è la fornitura di servizi di calcolo tramite Internet, ovvero il cloud.
In parole semplici, invece di acquistare e gestire la propria infrastruttura IT (che comprende di solito server, storage e rete), l’azienda può accedere a queste risorse da un fornitore di servizi cloud e pagarle solo per l’utilizzo effettivo.
I vantaggi più importanti del cloud computing sono la flessibilità, il risparmio sui costi, l’affidabilità e l’accessibilità, in quanto permette di avere sempre sotto controllo dati e informazioni ovunque ci si trovi, a patto di avere una connessione Internet.
Internet of Things (IoT)
L’Internet delle cose è un elemento che rappresenta un’importante opportunità per le aziende che vogliono restare competitive, ma non solo. Gli oggetti e dispositivi IoT, infatti, sono molto diffusi anche nella vita di tutti i giorni.
Ma di cosa si tratta? Nello specifico consiste nell’utilizzo di dispositivi e sensori che, interconnessi tra loro, sono in grado di raccogliere grandi quantità di dati e informazioni in tempo reale.
La funzione principale dei dispositivi IoT è quindi quella di aiutare le aziende nel processo di raccolta e analisi dei dati, per arrivare a prendere decisioni più consapevoli e mirate al miglioramento dei processi produttivi.
Big data
I Big Data, il cui mercato è in continua crescita come puoi leggere qui, rappresentano una pietra miliare per le aziende che vogliono migliorare le proprie prestazioni.
Come spiegato in precedenza, l’Industria 4.0 fonda buona parte del suo successo sull’utilizzo di dispositivi che hanno il compito di raccogliere e convogliare in tempo reale tutti i dati relativi ai diversi processi produttivi.
Questo enorme volume di dati e informazioni consentono, attraverso un’analisi immediata, di poter intervenire tempestivamente per correggere alcune anomalie o per svolgere attività di audit industriali.
In questo modo, le aziende riescono a tagliare i costi di produzione, migliorare la qualità del prodotto finale e aumentare la soddisfazione del cliente.