Negli ultimi anni tantissime famiglie hanno deciso di mettere mano alla propria casa e di ristrutturare, e magari alcune l’avranno fatto anche con le nostre guide:
Magari, con una casa appena rinfrescata, può essere il momento giusto per pensare anche alla sua sicurezza: finestre anti-intrusione, serrande e inferriate di sicurezza, e perché no: sensori a porte e finestre.
Come funzionano i sensori per porte e finestre
I sensori per porte e finestre sono piccoli trigger (“grilletti”) che vengono applicati a queste aree della casa e ne sorvegliano la sicurezza, essendo collegati ad un impianto di sicurezza generale.
I modelli più comuni creano un piccolo campo magnetico tra i sensori, generalmente applicati alla cornice della porta o della finestra e alla struttura stessa, in grado di rilevare vibrazioni o aperture: se ciò accadesse il campo magnetico verrebbe disturbato o interrotto e l’allarme scatterebbe, allertando l’utente o le autorità a seconda del tipo di scelta operata nella progettazione.
L’installazione
Esistono due principali categorie di prodotto disponibili sul mercato: le alternative plug-and-play, che richiedono solo i collegamenti alla rete elettrica, e le alternative installate manualmente.
Con entrambi i tipi di prodotti è possibile creare una rete di sicurezza intorno alla casa, per dare il massimo grado di sicurezza all’ambiente.
Alcuni dei prodotti più semplici da installare sono presenti nel catalogo di Safe Home Shop, che puoi consultare qui: https://safehomeshop.com/sensori-porte-e-finestre/.
E in estate? E se ci sono animali domestici?
Alcuni specifici tipi di sensori per porte e finestre possono essere utilizzati anche nel caso in cui almeno una finestra debba rimanere aperta per far circolare l’aria oppure per far uscire un animale domestico: si tratta solamente di modificare la configurazione dell’impianto e di scegliere i giusti prodotti, progettati proprio per venire incontro a queste esigenze.
Tipi di controllo
Le tecnologie più moderne permettono di valutare lo stato di sicurezza, attivare o disattivare i sensori anche da remoto, ad esempio attraverso un’applicazione sullo smartphone. Così, in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo, è possibile avere sempre un’occhio sulla propria casa, per verificare che la situazione sia tranquilla e di non avere brutte sorprese al rientro.
I dati
Il desiderio di sicurezza in casa è un’esigenza sempre più sentita dai cittadini italiani: circa il 18% (parliamo di nove milioni di persone) ha subito almeno un furto in casa, e ritiene che questa sia la prospettiva di pericolo o paura maggiore nella società contemporanea. Mentre la maggior parte degli altri tipi di crimini è in calo, specialmente nelle grandi città i furti in casa sono una realtà sempre più preoccupante. Addirittura, il campione arriva a circa il 50% se prendiamo in considerazione le persone che temono concretamente di subire in furto in casa.
Lo dimostrano anche i dati sulle decisioni di investimento in strumenti di sicurezza: circa il 70% degli intervistati dal Censis ritiene questo tipo di spesa un ottimo investimento per la propria casa, e i bonus e gli incentivi previsti anche per questo tipo di ristrutturazione è la riprova che l’argomento è fortemente sentito dalla popolazione (qui puoi leggere un approfondimento sul Bonus Sicurezza, che sarà attivo fino a fine anno salvo proroghe).