Escherichia coli nelle urine e rapporti sessuali: scopriamo se esiste un legame

escherichia coli nelle urine

L’escherichia coli è definita in medicina come un batterio Gramnegativo. Tale virus si può individuare nelle urine e nonostante si possa diffondere dopo alcuni rapporti sessuali, non è il partner ad esserne la causa scatenante. Infatti, la trasmissione di questa infezione avviene mediante auto contaminazione.

Succede a tal proposito, che i batteri trapassano dal colon che a sua volta infetta le mucose fino ad arrivare all’intestino.

Ma come avviene questo passaggio se non è il partner il principale responsabile? Questi microrganismi viventi riescono a passare tra uretra e ano di una donna, con il solo movimento del pene (oppure con l’uso delle mani o della lingua) del partner, che spinge i batteri da una parte all’altra (essendo due parti del corpo ravvicinate, non è difficile).

La causa più grave potrebbe manifestarsi nelle donne, provocando una cistite. Dal momento in cui tale batterio si trova nell’intestino, i ginecologi raccomandano di pulire accuratamente i genitali femminili e distinguere le tovagliette con cui pulire vagina e ano.

Come prevenire le infezioni urinarie: il rapporto con il sesso

Ciò che manca spesso è l’informazione sulla prevenzione delle infezioni. Per farlo, è indispensabile assumere delle nuove educazioni comportamentali, importanti anche in conciliazione dei rapporti sessuali:

  • Detergere le parti intime dopo aver avuto un rapporto sessuale.
  • Laddove il rapporto sessuale fosse occasionale, o non univoco, utilizzare sempre il preservativo.
  • Se il rapporto sessuale fosse con un partner “fisso” e non venisse utilizzato il profilattico, chiedere al proprio compagno di eseguire una corretta igiene intima per prevenire eventuali infezioni.
  • Durante il rapporto sessuale non utilizzare lo stesso profilattico per rapporti anali e vaginali.
  • Fare pipì dopo esser stati a letto con il compagno.

Come prevenire le infezioni in casa e in famiglia:

  • Idratare il corpo bevendo molta acqua.
  • Attenzione a cibi pericolosi come il latte non pastorizzato oppure la carne cruda. La temperatura di cottura minima della carne è di 70 gradi.
  • Lavare ed igienizzare le mani dopo esser andati alla toilette, dopo aver cucinato, aver toccato un animale, cambiato un pannolino.
  • Lavare minuziosamente i cibi crudi.
  • Evitare di bere l’acqua da fiumi, stagni, piscine e laghi.

Talvolta gli affetti da Escherichia coli, manifestano sintomi con brividi di freddo, diarrea, nausea e febbre.

Purtroppo però, esiste anche un ceppo STEC fatale (per fortuna soltanto nel 5% dei casi), che arriverebbe a causare anche la morte, sia in adulti che nei bambini.

La raccomandazione più grande va all’igiene, principale responsabile della trasmissione di virus e batteri, così come l’escherichia coli.

L’ultima attenzione che suggeriamo per prevenire l’infezione, che non ha nessun collegamento con i rapporti sessuali, è ridurre il contatto con la salivazione degli animali domestici. Anch’essi, potrebbero trasmettere con estrema facilità il batterio cattivo Escherichia coli.

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