Quando prendiamo un cane, a maggior ragione se non è più un cucciolo, dobbiamo insegnargli molte cose, a volte cose semplici, altre volte più complesse: per esempio a non abbaiare senza motivo, a fare i bisogni all’esterno, a passeggiare al guinzaglio senza tirare e molto altro ancora.
Senza ombra di dubbio, per addestrare il proprio cane, l’ideale è rivolgersi ad un addestratore, che ha gli strumenti e l’esperienza adatti a far sì che il processo sia graduale e non traumatico per il vostro amico a quattro zampe. Non sempre si ha però la possibilità economica di rivolgersi ad un professionista: ecco alcuni consigli per educare il proprio cane ad adottare comportamenti più consoni alla convivenza con gli umani.
Tutto parte ancora prima di adottare/comprare il proprio fido: se si ha possibilità di scelta, la prima cosa da fare è studiare le caratteristiche delle varie razze, senza però trascurare il fatto che il cane che andrete a prendere ha sì dei tratti distintivi dovuti alla razza, ma avrà anche un proprio carattere ed esperienze (soprattutto se adottiamo un cane non più cucciolo) che potrebbero influire sul suo rapporto con l’ambiente circostante e le persone o altri animali che lo abitano.
Una volta che il cane è in casa con voi, scegliete un nome (se non ne ha già uno) breve e d’impatto, affinché possiate riuscire a memorizzarlo in fretta e che stimoli una risposta immediata nell’animale una volta che avrà imparato a riconoscersi in quel suono: ricordate che per i cani, il tono con la quale gli parlate è la primaria via di comunicazione, così anche il suono del suo nome dovrà essere netto e breve. Inizialmente, per insegnargli a riconoscere il proprio nome, chiamatelo spesso, soprattutto quando ci giocate e quando passate il tempo insieme: saranno utili dei “golosi riconoscimenti” quando inizierà a rispondere con lo sguardo al vostro richiamo, affinché si crei un collegamento positivo con il suo nome.
Per addestrare un cucciolo, la prima cosa da ricordare è di farlo con entusiasmo e divertimento: il cucciolo non ha molta predisposizione all’attenzione, per questo le sessioni dovranno essere di durata minima (inizialmente massimo 20 minuti) e non tutti i giorni, e dovranno essere divertenti per lui/lei, ma anche per voi. Per iniziare, vi basterà scegliere un collare semplice, un guinzaglio abbastanza lungo (circa 2 metri) e qualche snack come ricompensa. Con l’andare del tempo e a seconda della taglia e della forza del vostro cane, potrete poi passare a collari a cavezza o pettorine.
Ricordate che il cane percepisce molto il vostro stato d’animo e per questo, quando vi apprestate ad attività insieme a lui, cercate di non avvilirvi se l’addestramento non procede come vorreste: anche il vostro amico a quattro zampe ha giorni sì e giorni no, quindi portate pazienza e con fermezza ma gentilmente otterrete sicuramente dei risultati. La ricompensa, ad esempio, deve essere data immediatamente dopo il suo successo, altrimenti lui non riuscirà a collegare la causa con l’effetto (il premio).
Ogni cane ha il suo temperamento e tempi differenti di apprendimento, ma la cosa fondamentale è la coerenza del padrone. Non potete insegnargli a non salire sul divano, arrivando a sgridarlo se lo fa e poi chiedergli di accoccolarsi vicino a voi la sera mentre guardate un film: il vostro amico non capirà quando e perché montare sul divano e gli insegnamenti saranno stati vani.
Piccoli passi, pazienza e tanto amore vi faranno ottenere i risultati sperati, l’importante è saper aspettare e non avere fretta: ogni progresso ha i suoi tempi e ogni cane reagisce ed impara a modo suo.