La cefalea: tipologie ed incidenza
La cefalea, o più comunemente il mal di testa, solitamente è un sintomo di altre patologie, quindi è categorizzabile come sintomo aspecifico. Le cefalee si differenziano tra primarie e secondarie:
Primarie: in questo gruppo vengono classificate in base ai sintomi
- Emicrania
- Cefalea di tipo tensivo
- Cefalea a grappolo
- Cefalea idiopatiche primarie
Secondarie: l’insieme classifica le cefalee secondo le cause che le generano
- Cefalea associata da trauma
- Cefalea associata ad ischemia cerebrale
- Cefalea associata ad abuso di farmaci sintomatici
- Cefalea associata a disturbi psichiatrici
L’incidenza di episodi di mal di testa è altissima in quanto, in base a dati statistici, ogni anno il 90% delle persone soffre di attacchi più o meno frequenti. L’istituto Eurisko nel 2014 ha stimato che ben 6 milioni di italiani è soggetto a cefalee L’istituto Eurisko nel 2014 ha stimato che ben 6 milioni di italiani è soggetto a : il mal di testa può diventare invalidante se si cronicizza.
Nella maggioranza dei casi il disturbo maggiormente diffuso è la cefalea di tipo tensivo, probabilmente il dato è dovuto allo stress e alla sua conseguente somatizzazione a livello muscolo-scheletrico.
Dato l’elevato numero di individui afflitti da queste patologie, risulta importantissimo trovare degli specialisti preparati ed affidabili a cui rivolgersi per avere delle terapie ad hoc. Le figure a cui si fa riferimento sono i neurologi e gli esperti in medicina delle cefalee che, solitamente, operano in istituti e poli scientifici focalizzati sulla cura di queste patologie.
Il decalogo: come riconoscere un centro per le cefalee di eccellenza
Sul territorio nazionale ci sono diversi centri per le cefalee, ma cosa distingue un comune centro di cura da uno di eccellenza? Ogni paziente può valutare diversi aspetti legati al suo percorso terapeutico per comprendere se si sta rivolgendo al posto giusto: tutti hanno diritto a cure ottimali per migliorare le proprie condizioni di vita.
Qui di seguito un decalogo di criteri che servono a comprendere il livello di assistenza ricevuta: se almeno 9 criteri su 10 sono positivi allora ci si trova effettivamente in un centro di eccellenza.
L’iter del paziente si articola in tre momenti principali che sono il pre-visita, la visita e il post-visita.
Pre-visita
- Prenotazioni telefoniche e online sia con SSN che private
L’accessibilità alla prestazione deve essere la più semplice e multicanale possibile. Data la natura transgenerazionale del mal di testa, non tutti sono in grado di utilizzare gli strumenti tecnologici, quindi la possibilità di prenotare deve esserci sia telefonicamente, che attraverso il sito web istituzionale. Inoltre la struttura deve garantire il diritto a cure di alto livello specialistico anche a chi non ha elevate disponibilità economiche, grazie al canale del Servizio Sanitario Nazionale.
- Rispetto dei tempi di attesa indicati dal SSN
Chi prenota attraverso il Servizio Sanitario Nazionale non deve incorrere in tempi biblici per poter essere visitato, ma devono essere rispettati gli standard in base alla prescrizione e alla natura dell’urgenza: i pazienti con ricetta con priorità U (urgente) devono essere visitati entro 72 ore al massimo, quelli con priorità B (breve) entro 10 giorni, infine la priorità D (differibile) indica una prestazione da erogare entro 30 giorni.
- Disponibilità di un diario delle cefalee e di un modulo di autosservazione per annotare esami, farmaci e storia clinica antecedente
Tenere un diario degli attacchi di cefalea è fondamentale tanto per il paziente, quanto per lo specialista che poi riesce a valutare meglio il disturbo patologico attraverso un’anamnesi puntuale. Un diario delle cefalee ben strutturato contiene diverse informazioni per categorizzare in modo specifico ogni crisi di mal di testa: durata, intensità, tipo di algia, posizione iniziale ed eventuale spostamento, cause scatenanti, sintomi premonitori, sintomi associati, farmaci per l’attacco e, nel caso di paziente femminile, sbalzi ormonali legati ad esempio al ciclo mestruale. Questa modulistica va complita dal paziente prima della visita medica.
Visita
- Prima visita: almeno 30 minuti per raccolta dati clinici, esame neurologico, spiegazioni diagnosi, rilascio informazioni, pianificazione accertamenti/terapia, stampa ricetta per medico curante
La prima fase della visita prevede un colloquio in cui il paziente deve essere chiaro nel rivelare allo specialista tutti i dettagli utili: non solo i dati riportati nel diario risultano fondamentali, ma anche altri fattori come l’ereditarietà della cefalea. A seguito di un attento esame neurologico, lo specialista prescriverà una terapia personalizzata, i cui farmaci verranno prescritti dal medico curante. In questa fase vengono anche pianificate le successive non meno importanti visite di controllo.
- Visita di controllo: almeno 20 minuti per valutazione clinica (diario cefalee), esame neurologico, stampa ricetta per medico curante
Le visite di controllo non sono semplici incontri di routine in quanto servono allo specialista per comprendere se la terapia prescritta sta migliorando la vita e quindi la salute del paziente, o se è il caso di concordare una modifica. Si tratta di uno step basilare del percorso per capire quanto la presenza del medico sia di supporto.
- Presenza del medico strutturato
Lo specialista inserito in un contesto ospedaliero/universitario offre maggiori garanzie in termini di trattamento di una vasta gamma di casi clinici: si tratta di un esperto nel suo ambito.
Post-visita
- Accessibilità del medico via mail, telefono fisso o cellulare in caso di problemi terapeutici
La reperibilità dello specialista di riferimento è un punto cardine del rapporto medico-paziente, infatti per costruire un rapporto di fiducia, appare imprescindibile che il medico segua personalmente tutti i pazienti di cui si è fatto carico.
- Disponibilità di prenotazione della visita di controllo
Anche dopo la visita il paziente deve trovarsi nelle stesse condizioni ottimali di prenotazione perchè deve essergli garantito un percorso assistenziale di continuità finchè lo specialista lo ritiene necessario.
- Disponibilità di struttura ospedaliera/Day Hospital per la disintossicazione/riabilitazione da farmaci sintomatici
Paradossalmente i farmaci sintomatici contro il mal di testa possono esserne la causa: l’automedicazione è sempre sconsigliata anche perchè, come abbiamo visto, la galassia delle cefalee è ampia. Il Centro per le Cefalee deve essere dotato di infrastrutture in grado di fornire il Day Hospital per la disintossicazione da queste medicine.
- Rapporto ottimale prestazione/costi diretti “privato etico”
In ambito di prestazione prenotata privatamente ci deve essere un rapporto ottimale tra i costi e il livello di competenza delle figure che visitano i pazienti.
Il decalogo valutativo è stato stilato dal Professore Fabio Antonaci Neurologo specializzato in Diagnosi e Trattamento delle cefalee.