Come abbiamo accennato nel nostro articolo sull’importanza dello sfasamento termico nelle costruzioni edilizie, questo valore riveste un’importanza fondamentale perché da esso dipende la capacità dell’immobile di contrastare il calore in estate, in particolare nelle case in legno.
Spesso si parla di isolamento termico e delle soluzioni per riparare la casa in legno nella stagione invernale, ma proteggere la propria abitazione dall’opprimente afa estiva è altrettanto fondamentale per godere del massimo comfort in maniera naturale e senza spendere soldi in costosi condizionatori che oltre a consumare molta energia, sono poco amici dell’ambiente.
Anche perché con le temperature roventi che ormai caratterizzano da nord a sud le estati italiane, fare in modo che la propria casa possa usufruire di un soddisfacente valore di sfasamento termico è la soluzione ideale.
Detto questo, il valore di sfasamento dipende da determinati fattori che è opportuno conoscere per capire la portata di isolamento della casa in legno. Andiamo allora a vedere nello specifico in questa guida tutto quello che occorre sapere sullo sfasamento termico, come viene calcolato e cosa considerare al momento della progettazione della casa in legno.
Lo sfasamento termico per le case in legno
Quando si sente parlare delle case in legno, le prime caratteristiche che risaltano alla luce sono la capacità di questo materiale di garantire un ottimo isolamento termico all’abitazione e la grande resistenza nel tempo. Spesso, per motivi di scarsa conoscenza, piuttosto di rado, viene invece nominato e preso in considerazione il valore di sfasamento termico, sebbene si tratti di un aspetto che merita la massima attenzione.
Se infatti si vuole avere una casa in legno veramente funzionale per ciò che riguarda il consumo energetico, e fresca in estate, vanno presi in esame tutti quei componenti che, se realizzati in fibra di legno o lana di roccia, sono in grado di dare subito un forte contributo per abbassare notevolmente i costi sul condizionamento e sul riscaldamento della casa.
Lo sfasamento termico, in pratica, serve a non far riscaldare l’interno della casa durante i mesi estivi. In particolare, per sfasamento termico si intende lo differenza di tempo che trascorre tra il momento nel quale l’esterno della casa in legno registra la massima temperatura e quello registrato a sua volta all’interno dell’abitazione.
Spiegato in maniera più semplice, lo sfasamento termico misura il tempo che il calore impiega per attraversare una parete, un tetto e così via, dall’esterno all’interno dell’abitazione. Ovviamente maggiore è questo lasso tempo e più lentamente gli ambienti della casa si riscalderanno.
Da cosa dipende il valore dello sfasamento termico
Il valore di sfasamento termico di una casa in legno può dipendere da vari elementi:
- La velocità con la quale il legno cambia la propria temperatura in base a delle fonti di calore interne o esterne all’abitazione: in questo caso si parla di inerzia termica;
- La massa e il volume del legno;
- La capacità termica del legno, ossia il suo grado di assorbimento e trattenuta del calore: se ci troviamo di fronte ad un tipo di materiale dotato di un’elevata capacità termica, il calore all’interno della casa verrà rilasciato in maniera più lenta.
In sintesi maggiore è il valore dello sfasamento termico e maggiore sarà il tempo che il calore impiegherà per arrivare dall’esterno all’interno della casa in legni. Va da sé che in un Paese come l’Italia, caratterizzato dal clima mediterraneo e da temperature estive ormai molto elevate, lo sfasamento termico vada a giocare un ruolo di primo piano.
Come viene calcolato lo sfasamento termico
Se vi state chiedendo come si calcola il valore dello sfasamento termico, ebbene la tabella da prendere come riferimento è quella definita dalla UNI EN 13786. Per i prodotti edili, come una casa in legno, si considerano essenzialmente 3 parametri: la conduttività termica, la densità e la cosiddetta capacità termica massica.
Come detto precedentemente, il primo parametro, ossia la conduttività termica, attesta la capacità di trasmissione del calore del legno col quale è stata costruita la casa; il secondo parametro, ovvero la densità, indica il rapporto tra il volume e la massa del legno; il terzo parametro denominato capacità termica massica serve infine ad attestare il rapporto tra il calore scambiato tra il legno e l’ambiente e il conseguente cambiamento di temperatura.
Nel caso in cui si desideri realizzare una casa in legno, non occorre svolgere da soli queste misurazioni perché ci sono degli specialisti di settore in grado di effettuarli. Quello che bisogna sapere è che sono tutti questi elementi presi insieme a dare vita al valore finale di sfasamento termico.
Cosa dicono le normative
Sul fronte della legge, occorre dire che il valore di sfasamento termico è comparso recentemente nelle normative legate al settore delle costruzioni.
Nel DM 26/06/2009 è contenuta la seguente definizione di sfasamento: “ritardo temporale tra flusso termico entrante nell’ambiente interno e massimo della temperatura dell’ambiente esterno”.
Un valore di sfasamento termico che garantisce un eccellente comfort in estate deve essere superiore a 12-13 ore, mentre il decreto di legge ritiene sufficiente un valore pari ad almeno 10 ore. In realtà un tempo più lungo permette invece di ottenere che il calore entri nella casa intorno alla sera, quando con l’aria più fresca fuori è possibile tenere aperte le finestre e rinfrescare così gli ambienti.
Da considerare è inoltre la provenienza del calore da eventuali fonti presenti all’interno della casa in legno, quali possono essere gli elettrodomestici accesi, la cucina o la semplice presenza di più persone in un ambiente: tutti elementi che contribuiscono ad un innalzamento della temperatura dell’abitazione.
Una casa con un soddisfacente valore di sfasamento termico può permettere di risparmiare parecchio perché i consumi di energia per rinfrescare gli ambienti subiranno una forte riduzione e di conseguenza anche l’importo delle bollette domestiche di luce e gas saranno molto più basse.
Alcune considerazioni se stai progettando la tua casa in legno
Per fare in modo che la propria casa in legno raggiunga un valore di sfasamento termico tale da garantire un buon comfort estivo, ci sono alcuni accorgimenti che si possono adottare in fase di progettazione dell’immobile. Per esempio, scegliere i materiali più adatti all’isolamento di pareti e tetto è senza dubbio una delle soluzioni migliori. Al riguardo, la fibra di legno ha già di per sé un alto sfasamento ed è quindi ottima per fronteggiare l’estate anche perché si tratta di un prodotto totalmente naturale che consente al calore di raggiungere in maniera molto lenta e smorzata gli interni della casa che in questo modo rimane fresca tutto il giorno.
Un altro materiale che trova largo impiego nel settore è poi la lana di roccia che però ha un potere di assorbimento del calore inferiore al legno. Affinché l’interno della casa in legno non si surriscaldi, è possibile provvedere alla schermatura dei vetri delle finestre dai raggi solari diretti.
Molta attenzione va poi riservata alle diverse fasi di assemblamento della casa in legno onde evitare che in fase di montaggio vadano a formarsi ponti termici.
Altra buona regola per ottenere il giusto valore di sfasamento termico di una casa in legno è la progettazione degli ambienti interni dell’abitazione: la cucina e il salotto è vanno posizionati verso sud, mentre al nord trova lo spazio ideale la camera da letto.
Diversi sono gli aspetti da tenere a mente, alcuni dei quali sono stati trattati nel nostri articoli che puoi trovare nella categoria casa del sito.
Come scegliere l’impresa per ristrutturare casa
Per ristrutturare la propria casa è bene rivolgersi ad imprese specializzate. Ecco alcuni suggerimenti utili per scegliere quella più adatta alle proprie esigenze.
Come prima cosa occorre procedere ad una comparazione delle varie offerte delle imprese attive nel settore delle ristrutturazioni: a tal fine è consigliabile preparare preventivamente una documentazione sul tipo di lavoro che si desidera realizzare, comprensivo dei materiali che si intendono adoperare, in modo che le imprese possano proporre la loro offerta.
Successivamente, una volta individuate l’impresa di maggiore interesse è opportuno fissare un appuntamento di persona così da visionare direttamente le abilitazioni possedute, avere una panoramica di eventuali lavori già svolti e così via. Nel corso dell’incontro è ovviamente bene affrontare argomenti fondamentali quali il costo del lavoro e i tempi di esecuzione.