Traduzione documenti fiscali: cosa serve (e come fare)

La traduzione di documenti fiscali è una questione seria che non può essere assolutamente sottovalutata ed eseguita con leggerezza a patto di voler fare valere davvero tali documenti in Italia o all’estero. A seconda della necessità, l’opzione più corretta è relativa all’asseverazione, indispensabile affinché la traduzione sia appunto valida. Ecco cosa serve e come fare.

L’asseverazione è una procedura utilizzata per autenticare una traduzione di documenti fiscali o di documenti di altro genere che necessitano di un valore legale; avviene davanti ad un Ufficiale del Tribunale in seguito al giuramento di traduttore sulla veridicità e conformità del testo tradotto. Prendendo un esempio, nel caso di atti in olandese, per usare la traduzione degli atti da depositare presso le cancellerie dei fori competenti italiani occorrerà prima fare una asseverazione delle traduzioni olandese italiano; vale anche con altre lingue come svedese italiano, fiammingo italiano, danese italiano, inglese italiano e altre ancora.

L’asseverazione (e spesso la legalizzazione) è indispensabile affinché la traduzione sia valida per documenti legali quali: adozione, attestato di iscrizione Camera di Commercio, attestato di proprietà, atti, memorie e documenti processuali, bilanci d’esercizio, documenti economici e finanziari, certificato di divorzio, certificato di matrimonio, certificato di nascita, certificato di morte, successione, diploma, titolo di studio e attestato scolastico, documenti di immigrazione, foglio illustrativo farmaceutico (bugiardino), green card/permanent resident card, patente di guida, permesso di soggiorno, sentenza, testamento. Per il settore fiscale invece si parla di documenti come dichiarazioni dei redditi, buste paga e altri come comunicazioni delle amministrazioni fiscali dei vari paesi. Attraverso l’asseverazione, il traduttore professionista dunque si fa carico di tutte le responsabilità derivanti dalla veridicità della propria traduzione e dichiarazione, provvedendo infine a timbrare il documento, che risulta dunque asseverato e così valido nel territorio italiano.

Com’è possibile comprendere, procedere alla traduzione di documenti fiscali e legali non è un gioco da ragazzi, anzi, data la natura delicata di documenti del genere e dei dati in essi contenuti non è possibile ricorrere al fai da te o, peggio ancora, a internet e agli strumenti che oggi offre, spesso e volentieri gratuitamente. Sarà pertanto necessario affidarsi a un traduttore professionista specializzato nella lingua di origine o di destinazione della traduzione.

Il traduttore può essere:

  • un traduttore madrelingua
  • una figura professionale iscritta all’albo dei consulenti tecnici presso il Tribunale di competenza
  • una figura professionale (traduttore, interprete, perito o altro) iscritta all’Associazione Periti ed Esperti della Camera di Commercio dell’Industria e dell’Artigianato competente.

La traduzione di documenti fiscali è esente da legalizzazione così come vuole la Convenzione di Londra del 1968, dunque non occorre farla.

Chi volesse chiedere un chiarimento o una traduzione di documenti legali da e in inglese e soprattutto in lingue peculiari come l’olandese o quelle scandinave, può contattare Pierangelo Sassi, traduttore freelance professionista che si occupa di asseverazione di documenti di ogni genere. Richieste e preventivi sono sempre gratuiti.