La grande polemica che si è scatenata sul ddl vaccini sembra essere giunta ad un punto di trattativa.
Qualche giorno fa, la commissione Igiene e Sanità del Senato, esaminando il DDL che converte il decreto legge numero 73, dedicato proprio alla questione vaccini, ha approvato un importante emendamento che riguarda la riduzione dei vaccini obbligatori.
L’intesa sulla modifica del DDL è stata raggiunta grazie ad un accordo fra Forza Italia e Partito Democratico: con undici voti a favore e dieci contrari, esso dispone la riduzione dei vaccini obbligatori e il dimezzamento delle multe ai genitori per l’inosservanza del decreto.
L’emendamento in questione riguarda la riunione da 12 a 10 delle profilassi che sono obbligatorie per i genitori dei bambini e dei ragazzi di età compresa fra gli zero ed i 16 anni.
Prima di questo emendamento, erano dodici i vaccini obbligatori da fare ai ragazzini per l’iscrizione a scuola. Invece adesso sono stati ridotti. Elenchiamo di seguito i dieci vaccini rimasti obbligatori secondo il decreto: anti Haemophilus influenzae tipo b; anti poliomielitica; anti pertosse; anti difterica; anti tetanica; anti epatite B; anti varicella, anti morbillo; anti rosolia; anti-parotite.
Inoltre l’emendamento che ha modificato l’articolo 1 del DDL prevede che quattro vaccini, l’anti menigococco B e quello C, l’anti rotavirus, l’anti pneumococco, vengano attivate senza costi e gratuitamente secondo quanto previsto dal Calendario Vaccinale.
Le disposizioni che abbiamo finora elencato saranno rese operative entro una decina di giorni dalla conversione in legge del DDL.
Come abbiamo accennato, la modifica in questione prevede anche il dimezzamento delle multe per i genitori che non ottemperano all’obbligo di vaccinare entro il tempo previsto dal richiamo dell’ASL. La sanzione era di 7.500 euro, se non si vaccinava il figlio dopo l’apposito richiamo dell’ASL; adesso è scesa a 3.500 euro. Il minimo di sanzione è comunque di 500 euro. In caso in cui venga meno all’ordine di effettuare già vaccini, la multa potrà esponenzialmente aumentare.
È stata espunta dal testo anche un’altra contestata norma che prevedeva la possibile segnalazione dell’ASL al tribunale dei Minori, se i genitori non avessero acconsentito al vaccino dopo ripetuti richiami dell’ASL. Questa era stata una delle previsioni più contestate in assoluto in quanto andava a toccare la potestà genitoriale.
Infine l’ultima modifica al testo prevede una ‘stretta’ sul prezzo del vaccino. Infatti l’Agenzia Italiana del farmaco dovrà obbligatoriamente sottoporre a negoziazione i vaccini indicati nel Calendario Vaccinale.