
La pit bike è un tipo di moto molto apprezzato negli ultimi anni, il cui seguito cresce sempre più. Dall’America sbarca in Europa la passione per la
mini moto, che dai paddock passa alle gare e all’utilizzo ludico. Prodotte in varie cilindrate a partire dalle pitbike 125 alla 160, è la 125 cv il modello più apprezzato: unisce infatti alte prestazioni ad un costo contenuto, e gli utenti che optano per questa via di mezzo sono in molti.
Com’è fatta una pit bike 125?
Generalmente dispongono di motori a 4 tempi, con cilindro orizzontale. Gli pneumatici sono molto versatili, vengono montati a seconda dell’uso che
viene fatto della motocicletta: per motard su pista si predilige una ruota a 12’’, per lo sterrato invece è sufficiente sostituire l’anteriore con
ruota da 14’’.
Insomma, cambiando cerchio anteriore, gomma e abbigliamento con questa moto è possibile passare da una categoria all’altra, ad un costo irrisorio. Le
gomme sono quindi la parte più importante per la moto.
I telai si dividono invece in due categorie, mono/bitrave centrale e telaio permanente a traliccio tubolare. Quest’ultimo è particolarmente indicato
per i motociclisti più esperti, abituati alla guida con ginocchio a terra; per chi invece viene dal motard o dal cross e preferisce appoggiarsi al
piede, allora è più indicato un telaio monotrave.
Perché una pit bike e non una moto?
I motivi possono essere molti, primo fra tutti la versatilità. Come detto prima è possibile passare dall’uso su pista all’uso sullo sterrato semplicemente cambiando cerchione e gomma anteriore (e naturalmente le relative protezioni), facile e veloce.
Le prestazioni sullo sterrato delle pit-bike, inoltre, è impressionante. Molti la utilizzano infatti per divertirsi in gite fuori porta. La pit-bike
infatti non si distingue infatti solo per la velocità – che non ha nulla da invidiare alle moto più grandi – ma anche per la tenuta in salita negli sterrati, che permette di risalire anche le chiglie più ripide.
Non solo le gomme, ma anche i motori sono intercambiabili. Avendo tutti più o meno le stesse dimensioni e attacchi, i motori sono facilmente
compatibili con i vari telai. Sostituire il motore è quindi nettamente più facile rispetto ad una moto, e non dovrete impazzire alla ricerca dei pezzi di ricambio.
Ultima lancia da spezzare a favore delle pit bike è decisamente il prezzo. Per un veicolo professionale completo si parla di qualche migliaio di
euro dai 2.000€ ai 3.000€, impensabile invece per una moto da corsa.
Insomma le pit bike hanno di certo i loro contro, ma hanno di sicuro anche molti pro, primi fra tutti versatilità e divertimento. E’ una sfida che sempre più persone hanno deciso di accettare: e voi, cosa avete deciso? Saltate in sella con noi?