Condizionatore fisso o portatile: differenze e come scegliere

Con l’arrivo della stagione estiva uno degli elettrodomestici più ricercati e acquistati è senza dubbio il condizionatore. Tuttavia, ci sono alcuni aspetti che mettono in crisi l’utente durante la fase d’acquisto: costo complessivo, installazione e posizionamento, manutenzione, rumorosità, consumi in bolletta. Proprio per questo motivo, sta diventando sempre più popolare la scelta del condizionatore portatile, una soluzione più flessibile e invitante, dato che non richiede l’intervento di un tecnico installatore. Inoltre, almeno nella maggior parte dei casi, rappresenta un’opzione più economica.

Spesso, però, può capitare che l’acquirente rimanga deluso dalle prestazioni di questo elettrodomestico perché erroneamente paragonato al cosiddetto climatizzatore fisso. Vediamo quindi quali sono le reali differenze tra un condizionatore fisso ed uno portatile e come scegliere l’uno o l’altro in base alle proprie necessità e agli spazi che si intende raffrescare.

Prima di addentrarci nell’argomento, vogliamo dedicare una breve premessa alle differenze tra condizionatore e climatizzatore, per evitare che si faccia confusione tra le due tipologie di prodotto.

Differenze tra condizionatore e climatizzatore

Climatizzatore e condizionatore sono due termini spesso utilizzati in modo equivalente. A livello tecnico, si tratta, in realtà, di due prodotti con funzioni molto diverse tra loro.

Il condizionatore è un elettrodomestico più semplice e basico del climatizzatore: permette solo di raffrescare l’ambiente regolando la velocità ma senza offrire la possibilità di impostare la temperatura, l’umidità o riscaldare l’aria.

Il climatizzatore, invece, è un dispositivo più evoluto, in quanto permette all’utente di impostare la temperatura e controllare l’umidità. Sarà lo stesso climatizzatore a regolare il suo funzionamento in base alla temperatura predefinita, diminuendo o aumentando la velocità e le impostazioni autonomamente (naturalmente, si potranno impartire comunque comandi manuali attraverso l’apposito telecomando).

Non solo. Il climatizzatore è anche in grado di deumidificare l’aria ed offre un sistema di filtrazione più complesso del condizionatore, garantendo una qualità dell’aria in circolazione migliore. Infine, alcuni climatizzatori sono dotati della cosiddetta pompa di calore, grazie alla quale possono anche emettere aria calda e quindi riscaldare l’ambiente, diventando un dispositivo utilizzato anche nel periodo invernale.

C’è da dire che ormai i classici condizionatori sono elettrodomestici obsoleti e che quasi tutti i prodotti presenti sul mercato e tutti i più recenti modelli sono climatizzatori. È per questo motivo che l’uso dei due termini come sinonimi è ormai generalizzato e accettato, anche dagli stessi produttori.

Condizionatore fisso o portatile: come scegliere tra i due

Il condizionatore fisso è un elettrodomestico costituito da un’unità interna, detta split, da montare a parete in posizione elevata, e da un’unità da inserire all’esterno dell’abitazione. Questa può essere di varie dimensioni e presentare diversi livelli di potenza (espressa in BTU). Ovviamente, sarà possibile installare diversi split in diverse stanze, in base alle esigenze. I controlli verranno impartiti attraverso l’apposito telecomando.

Come si può immaginare, si tratta di un dispositivo ad installazione fissa e che richiede l’aiuto di un installatore professionista e certificato; l’installazione fai da te è comunque possibile ma non raccomandata (anche per non incorrere in problemi con garanzia e manutenzione). Ne consegue che i costi da affrontare sono generalmente maggiori, soprattutto nel caso di un sistema multi-split con più interventi murari e di canalizzazione.

Il condizionatore portatile, come lo stesso nome suggerisce, è invece un dispositivo unico, quasi sempre provvisto di rotelle per il trasporto. La sua installazione non richiede nessun costo né grandi sforzi. Questo va semplicemente collocato nella stanza che si intende raffreddare e necessita solo di una presa di corrente e di un’uscita d’aria per il tubo di scarico (generalmente sarà necessario predisporre un buco del diametro di circa 25cm in ogni ambiente in cui si intende utilizzarlo). A tal riguardo, in dotazione è possibile trovare un apposito adattatore per la finestra. Il condizionatore portatile presenta un pannello di controllo, spesso touch, dove è possibile personalizzare direttamente le varie funzioni (alcuni modelli offrono anche il telecomando per il controllo remoto). Infine, molto spesso offrono anche la funzione di ventilatore e deumidificatore.

Attenzione a non confondere il condizionatore portatile con il cosiddetto condizionatore portatile senza tubo, che in realtà è un raffrescatore che funziona attraverso il processo evaporativo dell’acqua. Questa è sicuramente l’opzione più flessibile dato che si trasporta facilmente da stanza a stanza ma ha prestazioni assolutamente non paragonabili ad un vero e proprio climatizzatore portatile (e, ovviamente, fisso).

Mentre il funzionamento di un condizionatore fisso e portatile è lo stesso (utilizzano un gas refrigerante), ci sono delle sostanziali differenze tra i due. Trattandosi di un corpo unico e compatto, quello portatile ha una potenza minore di quello fisso e richiede più tempo per raffreddare l’ambiente. Le prestazioni di un fisso sono quindi migliori di quelle di uno mobile.

Ovviamente è importante scegliere il modello con la potenza più adatta in base alle dimensioni dello spazio. Per capire come calcolare il BTU più adatto alla tua abitazione, ti rimandiamo a questa guida sui condizionatori fissi. I climatizzatori fissi hanno una potenza che varia dai 7000 ai 14000 BTU; quelli portatili arrivano a massimo 12000 BTU. Per lo stesso motivo, anche la funzione di deumidificazione di un sistema fisso non può essere paragonata a quella (dove presente) di un apparecchio portatile.

In quanto al costo, come già accennato, un sistema fisso richiede generalmente un esborso maggiore: approssimativamente 300-400€ per un mono-split (per arrivare a superare anche 1000€ in modelli premium) ed un prezzo compreso tra i 150 ed i 300€ per l’installazione. Un condizionatore portatile ha un prezzo a partire da circa 150-250€ ma anche in questo caso si può arrivare a superare diverse centinaia di euro dipendendo dal brand e dalle caratteristiche. Naturalmente ci teniamo a precisare che esistono sempre delle eccezioni e tanto dipende dai modelli e marche che si scelgono per entrambe le categorie; ci sono, per esempio, condizionatori portatili che arrivano a costare molto di più di uno fisso low-cost o di fascia media. Inoltre, è bene considerare che normalmente un impianto fisso consuma meno e ha un’efficienza energetica più elevata, con un impatto minore sulla bolletta.

Oltre alla potenza e costo, ci sono poi altri aspetti da considerare come l’estetica o la comodità. Esteticamente e in termini di spazio, un sistema fisso è certamente l’opzione più raccomandabile in quanto lo split è poco invasivo, essendo posizionato in alto, e l’unità con il motore è posta (e dunque nascosta) all’esterno.

Tuttavia, a livello pratico sia per l’installazione e per costo che per la possibilità di spostarlo, il condizionatore portatile è un’opzione decisamente più comoda. Per esempio, un dispositivo portatile è l’ideale per le seconde case o case vacanze come alternativa semplice ed economica.  Inoltre, in quei casi in cui, per determinati motivi, non è possibile installare l’unità esterna di un condizionatore fisso, affidarsi ad un dispositivo mobile è l’unica soluzione possibile.

Infine, un’altra valutazione da fare riguarda la rumorosità: generalmente un climatizzatore portatile ha un livello di rumorosità più elevato di uno fisso; anche con la funzione sleep attivata difficilmente si potrà definire silenzioso.

In sintesi, entrambi gli apparecchi presentano pro e contro e la scelta tra l’uno e l’altro dipende dalle proprie esigenze e priorità.