Tensostrutture e gazebo senza permesso, si può o non si può?

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Edilizia libera: per la costruzione di gazebo e tensostrutture non è più necessario dover richiedere alcun permesso. Una bella notizia per chi vuole darsi alla piccola edilizia nel suo giardino o nelle sue proprietà. In Gazzetta ufficiale (n. 81 del 7 aprile) è stato infatti pubblicato il glossario unico delle opere che non richiedono più alcun titolo abilitativo per iniziare a costruire, vale a dire per le quali non serve Cil, Cila, Scia o permesso di costruire.
Ma che tipo di edifici o piccole costruzioni è possibile iniziare senza autorizzazione oggi? Lo abbiamo chiesto ai responsabili di Paolini Allestimenti, un’azienda che si occupa del noleggio tendoni per feste ed eventi, che ci spiegano come la legge abbia liberalizzato una serie di ipotesi.
Oggi come oggi l’edilizia si è liberalizzata ed è possibile costruire diverse piccole strutture, ma anche alcune più importanti come vedremo, senza dover richiedere alcuna autorizzazione o permesso.
Dal 22 aprile sono state liberalizzate anche alcune costruzioni come muretti, le fontane, i ripostigli, i gazebo, i pergolati, e i ricoveri per gli animali. Non solo: anche le tensostrutture sono soggette ad una semplificazione, dato che per installarle, oggi, è necessaria solo una comunicazione, mentre tutte le attività successive saranno libere.
Belle notizie, insomma, per chi vuole costruire.

Gazebo e pergolati liberi alla costruzione

Dal marzo di quest’anno, edilizia libera anche per tutte le opere di giardino. Sognavate di costruire un pergolato? Potete farlo liberamente, così come anche panchine, gazebo di piccole dimensioni, barbecue, pergotende. Tutto è stato liberalizzato, mettendo la parola fine sulla questione di quali arredi da giardino potessero essere iniziati anche senza autorizzazione e quali invece richiedessero necessariamente l’autorizzazione comunale.
In effetti prima di questa legge la linea di confine non era molto chiara: sembra che la definitività o non definitività dell’opera potesse essere un primo discrimine, assieme anche alla grandezza. Non contavano quindi i materiali che si usavano, quanto la sua grandezza e le tempistiche: ad esempio, se si voleva installare un gazebo per un evento come un matrimonio, non era necessario comunicarlo al Comune, ma se si voleva installare un’opera fissa l’autorizzazione era necessaria.
Grazie al decreto ministeriale, invece, si è operata una massiccia liberalizzazione di una serie di lavori in casa che ora è possibile eseguire anche senza dover chiedere il permesso.
Il piccolo gazebo ed il pergolato non necessitano più di permessi, e questa è una delle novità che farà più felici le famiglie italiane, grandi appassionate di opere in giardino.

Arredo senza permessi: i limiti

Tuttavia è bene tenere sempre sott’occhio quali sono i limiti alla liberalizzazione edilizia. Il decreto delle Infrastrutture-Semplificazione infatti ha precisato in quali casi i Comuni non potranno porre dei vincoli come richiesta di comunicazione o documentazione.
Insomma, i singoli Comuni non potranno più decidere autonomamente se il cittadino possa o meno costruire, dovranno invece seguire una normativa unica e coerente in tutta Italia.
Non si incontra nessun limite o permesso per la costruzione di “aree ludiche senza fini di lucro e gli elementi di arredo delle aree pertinenziali degli edifici”.
I gazebo non troppo grossi, e non stabilmente fissi al suolo, non avranno bisogno di permessi.
Non chiedono permesso neppure le altalene per bambini, il dondolo, e le piccole aree giochi che siamo soliti vedere negli spazi verdi dei condomini. Liberalizzati anche i pergolati, purché di piccole dimensioni e non fissi l suolo.
Non richiedono autorizzazione comunale neppure le voliere, i ricoveri per animali domestici da cortile, i ripostigli per attrezzi, gli stalli per le bici, i dissuasori, le tende, le coperture di arredo e gli elementi divisori verticali, anche messi a ornamento, purché non in muratura.

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