Sapere come ottenere la cancellazione dal Crif dopo il saldo e lo stralcio del debito, è una domanda piuttosto comune che sorge nel momento in cui non si è potuto pagare il dovuto al creditore. Ma come ci si elimina dal registro che ci identificherà come cattivi pagatori o peggio ancora protestati?
La cancellazione dalla Centrale Rischi di Intermediazione finanziaria (Crif) è automatica. Ciò significa che se nei tre anni successivi alla segnalazione come cattivo pagatore o protestato è stato saldato il debito, allora il proprio nome non spunterà più nell’elenco tanto odiato e temuto.
Si definisce stralcio del debito quell’accordo che avviene tra creditore e debitore, le cui parti pattuiscono di saldare una cifra minore rispetto a quella originaria, con l’obiettivo di poter mettere fine al debito ordinario.
Per creditore e debitore vi sono dei vantaggi:
- Creditore: riceve immediatamente la cifra di denaro spettante (nonostante sia inferiore), evitando di fatto di pagare spese legali maggiormente costose e con il rischio di ottenere i soldi in un periodo più distante.
- Debitore: pagherà una somma di denaro più bassa rispetto a quella ordinaria, potendosi cancellare dal Crif e poter riaccadere ai prestiti.
La cancellazione dal CRIF come abbiamo detto avviene automaticamente. Però ci sono due condizioni da rispettare:
- Nel caso in cui il debitore non sia stato segnalato come moroso, ma il debito viene pagato a stralcio, allora il soggetto non risulterà nel registro dei cattivi pagatori.
- Se il debitore risulterà segnalato al Crif, allora bisognerà attendere 36 mesi prima che il suo nome venga cancellato dal registro e poter regolarizzare la sua posizione creditizia.
Prima dei 3 anni (36 mesi), pur non ci si possa cancellare dalla Centrale Rischi di Intermediazione finanziaria, è possibile avere una liberatoria (dev’essere ottenuta parte di un ente di credito) per poter sottoscrivere un finanziamento.
Che cos’è il Crif?
L’acronimo di Crif sta per centrale rischi di intermediazione finanziaria, dove come si può intuire, vengono iscritti tutti i soggetti che non hanno saldato il loro debito e dunque vengono classificati come protestati e cattivi pagatori.
Questo stato li mette in una condizione creditizia critica e poco affidabile. Questo causerà una diffida da parte di tutti gli enti di credito (banche e società finanziarie), che controlleranno al Crif, un soggetto prima di poter confermare un prestito.
Il Crif in conclusione, non è altro che un registro dove sono segnalati tutti i cattivi pagatori e protestati, che serve all’ente di credito per poter valutare l’affidabilità del suo futuro debitore.
Per questo motivo abbiamo parlato della possibilità non solo di cancellarsi dal Crif, ma anche di usufruire del saldo a stralcio del debito.
È un accordo che avviene tra creditore e debitore, dove le parti stabiliscono anticipatamente, come poter chiudere bonariamente (senza l’intervento di legali e pratiche burrascose), con una cifra di denaro minore rispetto a quella tradizionale.