Tiro con l’arco: storia, competizioni e caratteristiche dell’attrezzatura

Se pensiamo al tiro con l’arco la mente corre subito ai tempi antichi, quando questo particolare strumento veniva utilizzato sia per la caccia – e dunque per la sopravvivenza – che per dare vita a sfide epiche tra arcieri e bersagli. Oggi, in parte, le cose stanno ancora così. Se questo strumento non è però più identificato in toto con la necessità di approvvigionamento alimentare, è senza dubbio tornato alla ribalta anche grazie a palcoscenici come quelli olimpici. Sarà per questo che gli appassionati di sport all’aria aperta vanno sempre più spesso a caccia del miglior negozio online di balestre e archi per il tempo libero. La disciplina del tiro con l’arco, infatti, è estremamente affascinante: si concretizza in un gesto tecnico assoluto, che richiede grande concentrazione e una precisione davvero millimetrica. Esistono e sono riconosciute tre distinte tipologie di competizione: si tratta di tiro alla targa, tiro indoor e tiro di campagna.

La chiave del successo sta nella destrezza e armonia dei movimenti

La destrezza e l’armonia dei movimenti sono gli ingredienti chiave del successo. La buona riuscita del gesto tecnico, che inizia con la presa della mira, dipende però in primis dalla corretta tensione dell’arco. Nel momento del tiro, quando la freccia viene finalmente scoccata, è essenziale che il corpo resti perfettamente in equilibrio. Sarà infatti necessario portare avanti anche un lavoro preliminare per ciò che riguarda la postura, che dovrà essere mantenuta al top in ogni fase. Senza dimenticare che questo sport si offre quale vero e proprio toccasana a livello psicologico e mentale: ci spinge a raggiungere il bersaglio, superando la difficoltà iniziale. Inoltre offre un supporto decisivo in caso di problematiche legate alla gestione dell’ansia.

Abbiamo accennato alle tre tipologie di competizione con l’arco, riconosciute dalla FITARCO (Federazione Italiana Tiro con l’Arco). La prima è il tiro alla targa, la gara ‘classica’ consistente nel riuscire a colpire un bersaglio posto a una certa distanza. La seconda è invece il tiro indoor, che viene solitamente praticato all’interno di palazzetti sportivi. La terza infine è il tiro di campagna, una competizione di grande fascino che si svolge su terreni accidentati o tra i boschi, rievocando un’atmosfera unica (le piazzole di tiro vengono disposte lungo il percorso nei diversi giorni di gara).

Com’è fatto l’arco e come si utilizza

Sono generalmente prese in considerazione tre diverse tipologie di arco. Quello olimpico (detto anche ricurvo), attrezzabile – per esempio – con l’aggiunta di stabilizzatore e mirino; quello ‘nudo’, per il quale questa personalizzazione non è invece consentita; il compound, caso in cui il regolamento consente di aggiungere una lente di ingrandimento per il momento della mira. Esistono poi archi per tiratori destri oppure mancini. I primi impugneranno l’arco con la mano sinistra, mentre la destra tenderà la corda (e viceversa per i tiratori mancini).

Se siete incuriositi da questo sport dovete sapere che generalmente l’arco per principianti e abbastanza semplice. Vi è una corda, un’alzata e due flettenti. Si potranno comunque aggiungere diversi accessori per personalizzarlo (supporti per frecce, faretra e così via).