Il tuo balcone è in sicurezza?

coprimuro_kit_ringhiera_1-17.56.01_800x534

È sempre molto piacevole affacciarsi e trascorrere un po’ di tempo sul balcone, soprattutto in estate o in primavera quando le temperature sono più calde e non si può fare a meno di prendere una boccata d’aria. Spesso però il terrazzo o il balcone non è in sicurezza e può mettere così a rischio la propria incolumità, o ancora peggio quella del proprio bambino: come capire dunque se è a rischio incidenti ed eventualmente rimediare?

La sicurezza della casa non passa infatti solamente da quella degli elettrodomestici o dalla rete elettrica, ma è importante che la sicurezza del balcone venga sempre accertata. Negli anni infatti si è assistito a diversi incidenti, in Italia e nel mondo, che per fortuna non accadono spesso ma accadono. Qual è l’altezza minima dei balconi? Come deve essere un balcone a norma e a prova di sicurezza?

Secondo la legge e nello specifico secondo il Decreto Ministeriale n.236/89, parapetti e ringhiere dei balconi devono avere un’altezza minima di un metro (100 centimetri) dal piano del pavimento. Le aperture nelle pareti, che permettono il passaggio di un adulto o di un bambino e che presentano pericolo di caduta per dislivelli superiori a un metro, devono essere dotate di una solida barriera o munite di un parapetto. Per le finestre poi sono consentiti parapetti di altezza non minore a 90 centimetri quando non vi siano altre condizioni di pericolo.

Per garantire dunque una maggiore sicurezza generale, ad esempio all’ottavo piano di un edificio il balcone avrà un parapetto di circa 1,08 metri, anche se è sempre meglio abbondare di qualche centimetro. I parapetti inoltre devono sempre essere realizzati con un materiale resistente che possa proteggere le persone dalla caduta nel vuoto.

L’inferriata deve essere inattraversabile da una sfera con un diametro superiore ai dieci centimetri, mentre a ogni piano dell’edificio la ringhiera o il parapetto del balcone deve essere aumentato di circa un centimetro. Qualora si abitasse in un condominio e i condomini non fossero d’accordo nel montare inferriate su finestre e balconi, bisogna sapere che non occorre alcun consegno, a meno che nel regolamento condominiale non vi sia qualche particolare clausola che non lo consenta. Basta attenersi al decoro architettonico dell’edificio e non dovrebbero comunque esservi problemi per migliorare la sicurezza del balcone ed essere a norma.

Nella parte interna del balcone non devono assolutamente essere presenti delle sporgenze situate a un’altezza dal pavimento che possa favorire l’appoggio del piede e lo scavalcamento da parte dei bambini. A tal proposito, meglio accertarsi che non ci siano mobili o sgabelli vicino al balcone o ancora peggio alla ringhiera: non si vuole dare a un bimbo la possibilità di salirci sopra e sporgersi troppo.

Un balcone in sicurezza deve essere privo da degrado e da danni strutturali, quindi bisogna innanzitutto verificare che si presenti in buono stato e che non abbia travi arrugginite, dato che la ruggine mette a rischio la sua stabilità. E accertarsi ovviamente che tutte le condizioni dettate dalla legge vengano rispettate.

Qualora non si sapesse come adeguare l’altezza del balcone alla normativa vigente a livello nazionale, è possibile rivolgersi a degli specialisti che forniscano una soluzione facile e sicura. Una delle migliori è Coprimuro.net, che ha brevettato e certificato un innovativo kit ringhiera di facile montaggio, che è possibile anche montare in maniera fai da te e che assicura un risultato efficace e anche estetico di ottimo livello, a prezzi molto convenienti.

Separator image Posted in Casa.