
Arriva il tuo amico a 4 zampe ma ti poni il problema di non sapere come educare un cane per non tirare al guinzaglio, a fare i bisogni, a non scappare e tornare quando lo chiami.
L’educazione di un cane è l’evoluzione psichica ottenuta tramite l’insegnamento di regole di comportamento che faciliteranno la convivenza del nostro migliore amico sia con altre persone sia con altri cani.
Un cane educato potrà accompagnarci in ogni situazione e in ogni momento della nostra vita perché più propenso a stare a contatto con altri esseri umani ( starà calmo anche se in presenza di estranei ), e con altri animali ( sarà meglio gestibile in presenza di altri cani il che eviterà brutte sorprese ).
Inoltre, grazie al forte legame che verrà istituito tra animale e padrone, il cane potrà partecipare a manifestazioni cinofile che, al contrario di ciò che si può pensare, non divertono solo noi umani ma soddisfano e gratificano enormemente il nostro migliore amico.
Come educare un cane Il legame affettivo
Un bel rapporto affettivo si basa, principalmente, su una relazione pura e obbiettiva diversa a seconda della razza, dell’età e del carattere del cane.
In caso di cucciolo le gratificazioni sono fondamentali per l’insegnamento che vogliamo trasmettergli, così come le coccole. In caso di cane adulto, è importante far capire al cane chi comanda ma, anche, trasmettergli sicurezza e fiducia. Un’esagerata dimostrazione affettiva può causare un attaccamento morboso al padrone e dar vita ad un’inappropriata ansia da separazione che renderebbe, il distacco, ingestibile. E’ proprio questa ansia dell’animale che, in molti casi, lo conduce a comportamenti lesivi per se stesso nel momento in cui gli si trova a mancare la figura del padrone.
Un cane che si sente al sicuro solo ed esclusivamente quando è accanto al padrone, avrà difficoltà ad ambientarsi, difficoltà di adattamento e crisi quando dovrà restare da solo.
La relazione gerarchica tra cane e padrone
Quel che per noi rappresenta la famiglia, nel cane viene rappresentata dal branco. Come per tutti gli animali, entrare nella nostra quindi, significherà doversi mettere in gioco, lottare e comunicare per tentare di divenire il capo branco.
Cerchiamo di fargli capire da subito chi comanda con qualche piccolo accorgimento. Se state passeggiando, sappiate che il capo branco è colui che esplora il territorio ponendosi davanti a tutti gli altri membri del gruppo rendendosi, in caso di pericolo, il primo ostacolo. Per questo camminiamo sempre un passo avanti al cane o facciamolo marciare al nostro fianco.
Il premio deve essere una ricompensa, concediamola solo quando è necessario.
Dimostriamoci sempre sicuri di ciò che vogliamo, se dimostreremo titubanza, il cane se ne accorgerà e metterà in dubbio il nostro ruolo di capo branco.
Perché educare il cane
L’educazione del cane è importante non solo perché ti permetterà di rendere l’animale più facilmente gestibile e di abituarlo a rapportarsi con ciò che lo circonda ma, anche, perché un cane tranquillo è un cane felice.
Il nostro amico non sa distinguere tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, lui usa l’istinto, in particolare quello di conservazione della specie, e senza il nostro aiuto non può comprendere le nostre regole di comportamento.
Non dobbiamo insegnare nulla al cane, lui sa dalla nascita come sedersi, sdraiarsi, abbaiare, stare in silenzio etc., ciò che dobbiamo fare è fargli comprendere il momento giusto in cui potrà fare queste cose.
Per ottenere risultati ottimali, tutta la famiglia dovrà relazionarsi con lui e aiutarlo nell’apprendimento.
Il comportamento di un cane non viene determinato dalla sola educazione che gli viene insegnata dal padrone ma dall’insieme di molti più fattori: salute ( fisica e psichica ), livelli ormonali, predisposizione e carattere, influenza dell’ambiente in cui l’animale vive, modo di rapportarsi che il cane assorbe dalle altre specie o da elementi di diverse età appartenenti alla propria specie. Se non controllati, questi fattori rischiano di compromettere la capacità del cane si apprendere e, di conseguenza, il suo modo di interagire con il mondo circostante.
La casa è sempre il miglior luogo per allenare il cane al sapersi comportare, nulla è più appropriato delle mille situazioni che la vita quotidiana ci mette a disposizione e, grazie a queste, potremo istruirlo a relazionarsi con gli altri e divertirsi nello stesso momento senza tralasciare che, in casa, potrà ricevere le attenzioni e gli insegnamenti di tutti i componenti della famiglia.
Come Educare il cane al guinzaglio
Camminando per strada e osservando i cani che incontriamo, possiamo notare come, al contrario dell’uomo, il cane non prosegua dritto e sicuro verso una meta ma, zigzagando, cambi spesso direzione, torni alle volte sui suoi passi, rallenti o velocizzi l’andatura seguendo i vari odori disseminati lungo il suo cammino.
Questi repentini cambiamenti, derivati un po’ dall’istinto e un po’ dalla cattiva educazione, possono essere messi a tacere da un percorso formativo costituito da Rinforzi e Interruzioni. Questo modo di procedere viene chiamato Tecnica dello Stop and Go. Se il cane camminerà al nostro fianco senza che il guinzaglio si tenda, lo premieremo con una crocchetta che gli daremo accanto alla nostra gamba, il tutto accompagnato da un caloroso complimento vocale. Se lui, cercando di correre, farà tendere improvvisamente il guinzaglio, ci fermeremo improvvisamente ed aspetteremo che, non potendo andare avanti, il cane torni al nostro fianco attendendo di procedere insieme a noi. Anche in questo caso, non appena si posizionerà nuovamente accanto a noi, gli daremo una crocchetta come premio perché capisca che ha fatto la cosa giusta.
Abituiamolo a riconoscere una parola che gli indichi la “libertà”, ovvero che è arrivato il momento di potersi muovere senza guinzaglio annusando tutto ciò che vuole. In questo modo, il nostro amico si allontanerà da noi solo quando avremo pronunciato quella determinata parola e non scapperà da solo. Abituarlo al suono di determinate parole, come il suono del suo nome, lo abituerà anche a tornare da noi quando lo chiameremo.
Educare al fare i bisogni
Come i bambini appena nati, anche il cane, da cucciolo, non può trattenere i suoi bisogni. Spetta al padrone aiutarlo a capire dove può farli anche se non è cosa facile.
Più il cane farà i propri bisogni fuori casa e più facilmente capirà che è li che deve sporcare.
Come fare quindi?
Sarebbe bene portarlo fuori nei momenti in cui pensiamo che ne abbia più bisogno, ad esempio la mattina appena svegli, la sera poco prima di dormire, dopo la pappa, dopo aver bevuto. Non sgridiamolo se gli scappa un bisognino in casa e, tanto meno, picchiamolo con un giornale, lo confonderemmo e innescheremmo la sua diffidenza nei nostri confronti. Invece, premiamolo ogni volta che sporcherà fuori casa.