
Sempre più spesso ci troviamo con un sito web realizzato a regola d’arte ma che ha difficoltà a scalare la SERP. Come possiamo velocizzare l’indicizzazione delle pagine web o del’intero sito?
Partiamo da ciò che è successo qualche mese fa con l’avvento di IndexNow.
IndexNow è un protocollo aperto a cui qualsiasi motore di ricerca può partecipare per permettere ai proprietari di siti di avere le loro pagine e contenuti istantaneamente indicizzati dal motore di ricerca.
Ad oggi tra i più importanti motori di ricerca sono Bing e Yandex hanno aderito, mentre Google, per ora, sembra non essere troppo interessato a questo nuovo protocollo.
Il problema, come ci spiega Claudio Ventre, SEO specialist della agenzia web di Torino Linkware è che la maggior parte dei siti web viene creata in WordPress e i proprietari si vogliono posizionare nelle prime posizioni di ricerca di Google, lasciando in secondo piano Bing e Yandex.
Questa ricerca del primo risultato in Google ha letteralmente spazzato via (o quasi) tutti suoi diretti concorrenti facendo sì che quando si pensa all’indicizzazione nei motori di ricerca si pensi, in verità, all’indicizzazione solo in Google.
Come indicizzare subito una pagina web
Microsoft e Cloudflare hanno annunciato a fine novembre 2021 che “più di 60.000 siti web unici hanno optato per Crawler Hints. Queste attivazioni hanno inviato a Bing circa un miliardo di suggerimenti per sui loro siti web che improvvisamente sono cambiati e hanno avuto bisogno di essere ri-crawlati”.
Avrai già capito che per indicizzare subito una pagina web nel 2022 una delle migliori startegie da adottare è quella di andare ad utilizzare Cloudflare uno dei più potenti CDN a livello mondiale.
Cosa è Cloudflare
Cloudflare è una rete sicura di distribuzione dei contenuti (CDN) che utilizza server proxy e un’architettura di edge computing per consegnare contenuti in modo sicuro e veloce dal cloud.
Cloudflare ha una rete di server in tutto il mondo per aiutare i suoi clienti a migliorare le metriche di prestazione e consegnare i contenuti il più rapidamente possibile. I servizi di Cloudflare si collocano tra il client richiedente e il sito web dell’editore di contenuti, agendo essenzialmente come un reverse proxy. I server cache di Cloudflare consegnano i contenuti il più vicino possibile al client richiedente per accelerare i tempi di consegna.
Cloudflare è stato inventato da Matthew Prince e Lee Holloway nel 2004 per combattere lo spam. Nel giugno 2010, l’azienda ha riferito che la beta del livello di caching di Cloudflare ha permesso ai siti di caricarsi circa il 30% più velocemente.
I servizi di Cloudflare
Cloudflare ha sia offerte gratuite che a pagamento Cloudflare Pro. Le offerte gratuite includono una protezione di base contro gli attacchi DDoS, ma nessuna ottimizzazione delle immagini. La versione completa accelera la consegna delle immagini e offre una protezione firewall per aiutare ad eliminare il traffico indesiderato.
CloudFlare ha una quota di mercato di oltre il 35%. IDC Marketscape ha classificato Cloudflare come leader nella prevenzione degli attacchi hacker DDoS nel 2019. La CDN ha numerosi clienti di alto profilo tra cui IBM, Zendesk, Reuters, Udacity, la Biblioteca del Congresso Americano, Discord, Marketo e Digital Ocean. Cloudflare è sostenuta da QUALCOMM, Microsoft, Baidu e Google.
Come utilizzare Cloudflare per velocizzare l’indicizzazione di un sito web
Molti SEO e non solo si chiedono tutti i giorni come aumentare il traffico web e certamente avere una indicizzazione delle pagine web veloce è fondamentale.
Come possiamo quindi utilizzare Cloudflare per velocizzare l’indicizzazione di un sito web?
Per attivare questa funzione bisogna andare nel pannello di controllo di cloudflare e flaggare il pulsante di Crawler Hints facendolo diventare verde.
L’operazione che porta all’IndexNow di un sito web con Clouflare viene controllata quindi da un interruttore in Cloudflare stesso, che si trova sotto la sezione crawler hints a cui si può accedere sotto la scheda cache, poi sotto la sezione di configurazione.
Microsoft ha detto che una volta che questa impostazione è abilitata, IndexNow inizierà, in totale autonomia, a inviare suggerimenti ai motori di ricerca su quando dovrebbero crawllare particolari parti di un sito web.
Google potrebbe adottarlo? Google ha detto recentemente che anche lui testerà il protocollo IndexNow per l’indicizzazione, ma ad oggi che scriviamo non sono state prese posizioni in merito. Così, mentre Microsoft Bing e Yandex sono gli unici due che lo hanno adottato completamente, se Google lo adotterà, ci si può aspettare che lo facciano anche altri motori di ricerca minori.
L’indicizzazione istantanea è il sogno di qualsiasi SEO quando si tratta di dare ai motori di ricerca il contenuto più aggiornato di un sito. Il protocollo è molto semplice e richiede uno sforzo minimo da parte dello sviluppatore per aggiungerlo a qualsiasi sito web, quindi ha senso implementarlo se ti interessa un’indicizzazione veloce.
Inoltre, se usi Cloudflare, può essere attivato con un semplice interruttore senza ricorrere, soprattutto se hai creato il tuo sito web in WordPress o Joomla a plugin che potrebbero far rallentare la velocità di caricamento di tutte le pagine web del tuo sito.