Micronoduli polmonari: cosa sono e perché compaiono

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Cosa sono i micronoduli polmonari e perché compaiono? Si tratta di una domanda sempre più ricorrente, poiché è facile intimorirsi della propria salute ed è naturale che si vogliano ottenere delle informazioni sempre più dettagliate.

I noduli che si formano al polmone sono riconoscibili e visibili sotto forme di piccole macchie dalla misura massima di tre centimetri (come diametro). Nella maggior parte dei casi si tratta di noduli benigni, motivo per cui non si possono definire tumorali.

Qualora però tali micronoduli fossero più grandi di 3 centimetri di diametro e figurassero in maniera irregolare, allora è probabile che si tratti di una forma cancerosa. L’unico modo per accertarsi della loro presenza è fare una tomografia computerizzata oppure tramite radiografia.

Il motivo per cui compaiono potrebbe essere più di uno. La causa più comune è una cicatrice oppure una infiammazione che si trova nei polmoni. O in alternative tra le altre cause troviamo:

  1. Infezione come tubercolosi e polmonite;
  2. Neoplasie (aumenti di volume che potrebbero essere non cancerosi oppure cancerosi);
  3. Artrite reumatoide;
  4. Tumore ai polmoni;
  5. Sarcoidosi;
  6. Tumori metastatici.

Il metodo per prevenire l’eventuale formazione di noduli polmonari è buttare via le sigarette e smettere di fumare. Il fumo infatti è una delle maggiori cause scatenanti nella formazione di noduli ai polmoni.

I sintomi dei noduli ai polmoni

Purtroppo identificare uno o più micronoduli polmonari non è sempre facile. Anzi, talvolta è impossibile in quanto si verificano in soggetti asintomatici. Non è strano infatti, che un soggetto potrebbe avere tali noduli da qualche anno o da vari mesi prima che se ne accorga.

I noduli cancerosi invece, sono quelli che si manifestano in sintomi comuni a qualsiasi forma di tumore, quindi difficoltà a respirare e tosse. Come accennato in precedenza, qualora un soggetto abbia tosse persistente oppure dei sintomi di affaticamento respiratorio oppure ancora come controllo generale, è possibile fare delle visite specialistiche.

Il medico di famiglia potrà prescrivere una TC toracica o una radiografia per poter individuare l’eventuale formazione di noduli polmonari. Successivamente a quanto scritto, lo specialista si occuperà di redigere una anamnesi in cui dovrà prendere atto se il paziente è un fumatore oppure no.

Per decretare se i micronoduli polmonari sono cancerosi oppure no, è possibile optare per una biopsia da eseguire come agobiopsia oppure broncoscopia. In alternativa si può stabilire la progressione dell’eventuale tumore, tramite una Positron Emission Tomography, PET, ovvero tomografia ad emissione di positroni.

Grazie a quest’esame specifico vengono individuate quelle cellule che costituendo il nodulo si distaccano in modo molto rapido. Il trattamento per rimuoverlo potrebbe essere soggettivo, poiché un micronodulo polmonare benigno dev’essere analizzato nel tempo, osservando un eventuale cambiamento o una potenziale crescita.

In alcuni casi è possibile rimuoverlo chirurgicamente. Lo stesso discorso vale in caso di micronoduli ai polmoni ma maligni, essi oltre ad un adeguato trattamento di cura, dovranno essere rimossi tramite intervento chirurgico, in quanto è essenziale bloccare la crescita tumorale.

Qual è la prognosi più comune di un micronodulo ai polmoni

Lo specialista che tratta i micronoduli polmonari è noto come “pneumologo“, colui che accerterà l’entità del problema e prescriverà il trattamento necessario per risolverlo. In linea generale tali “macchie ai polmoni”, hanno maggior successo di essere benigne se il soggetto:

  • È un non fumatore;
  • Ha un’età inferiore ai 40;
  • Le dimensioni del micronodulo non superano i 3 centimetri.

Se il nodulo riscontrato è canceroso ma soltanto uno, con molta probabilità il tumore si troverà ai primi stadi iniziali. Non è escluso che un nodulo ai polmoni di tipo canceroso possa evidenziare una metastasi tumorale.

Le modalità di intervento più adatte e la prognosi dovranno essere valutate caso per caso e saranno a cura del medico pneumologo o dell’oncologo.

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