Sei in cerca di un regalo prezioso per la tua dolce metà o comunque per una persona a te cara? Per una volta, rinuncia ai doni più scontati: i gioielli come le collane o gli orologi di lusso sono sempre belli e apprezzati, è vero, ma ogni tanto vale la pena di puntare su un tocco di originalità e provare a sorprendere il destinatario del regalo. Per esempio, potresti prendere in considerazione l’opportunità di acquistare un alimento di prestigio come il pregiato tartufo d’Abruzzo: sul sito dell’azienda abruzzese La Spora trovi una selezione dei migliori tartufi freschi di stagione, che puoi comprare facilmente con pochi click.
Che cos’è il tartufo d’Abruzzo
Coltivato in tutto l’Abruzzo, il tartufo d’Abruzzo vanta il riconoscimento di PAT, Prodotto Agroalimentare Tradizionale. Ne esistono diversi tipi, così da assecondare i gusti più diversi: per esempio lo scorzone, conosciuto anche con il nome di tartufo nero estivo; oppure il tartufo nero invernale; e, ancora, il tartufo bianco pregiato e il tartufo nero pregiato.
Sin dai primi anni del XIX secolo in Abruzzo il tartufo è stato apprezzato per le sue qualità e, soprattutto, per il suo aroma. Nell’Ottocento si usava il prodotto addirittura per conservare la carne o per preparare un particolare liquore al tartufo. Si tagliava il prodotto in pezzi e lo si metteva in acqua, con una preparazione rigorosamente a freddo per evitare che la delicatezza del tartufo venisse guastata dal calore.
Preparazioni tradizionali del tartufo
Nei tempi passati i tartufi venivano usati in cucina in tanti modi differenti: per esempio cotti sotto le ceneri o in acqua, ma anche in insalata, crudi e tagliati a fette, conditi con delle alici, un po’ di aglio e un filo di olio.
Con i tartufi freschi, poi, si realizzava un formaggio dal forte odore, ottenuto mettendo il tartufo pestato nel latte bollente per farlo coagulare. E, per una conservazione più duratura, era diffusa anche la consuetudine di usare i tartufi secchi.
Perché il tartufo d’Abruzzo
Insomma, se decidi di optare per il tartufo d’Abruzzo quando hai la necessità di fare un regalo prezioso e sorprendente hai la certezza di non sbagliare.
In più, potresti stupire il destinatario o la destinataria raccontando loro di come il tartufo viene raccolto, grazie al notevole aiuto che viene fornito da cani che sono addestrati ad hoc per la ricerca. Un tempo, invece, si ricorreva alle femmine dei maiali, che non solo erano più resistenti, ma soprattutto non si facevano distrarre – a differenza dei cani – dagli odori lasciati dagli animali selvatici.
Il problema è che controllare i suini era molto complicato, e così spesso le tartufaie venivano danneggiate: ecco perché oggi questi maiali non possono essere utilizzati per la raccolta del tartufo, dal momento che il loro impiego è proibito addirittura dalla legge.
Il tartufo d’Abruzzo, quando è maturo, si caratterizza per un profumo penetrante che resta impresso nella memoria, intenso e dolce al tempo stesso.
Come si consuma il tartufo d’Abruzzo
Non è possibile confondere il sapore del tartufo d’Abruzzo con quello di altri prodotti: ecco perché questo è un ingrediente prediletto anche dall’alta cucina. Lo si può assaporare così com’è, tagliato a scaglie in purezza, magari accompagnato da poche gocce di olio di oliva extra vergine. In alternativa, una crema di tartufo è l’ideale per il sugo di un piatto di spaghetti alla chitarra, un’altra delle delizie culinarie della regione abruzzese. Insomma, stiamo parlando di un prodotto di eccellenza nazionale, non a caso valorizzato e tutelato con una legge regionale grazie a cui la produzione dei tartufi viene disciplinata e normata per garantire il rispetto dell’ambiente.
Quale tartufo scegliere
A questo punto, non ti rimane che provare a capire quale tartufo scegliere per il tuo regalo. Il tartufo nero estivo è ideale se vuoi puntare su un prodotto dal sapore non troppo intenso e dal profumo non eccessivamente aromatico, mentre il tartufo invernale vanta un profumo gradevole, anche se è ritenuto meno pregiato di altri.
È forte e piacevole il profumo del tartufo bianco pregiato, che nella maggior parte dei casi viene consumato crudo. Decisamente appetitoso, infine, è il tartufo nero pregiato, che ha il pregio di non mutare il sapore anche se viene cotto in acqua.