10 punti per comprendere la rivoluzione della fatturazione elettronica

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L’Italia sarà il primo paese in Europa a introdurre l’obbligo della fattura elettronica nel B2b, fra privati e non solo nelle PA, dove questa normativa si applica in Italia dal 2014-2015. Questa rivoluzione può permettere al nostro Paese di scalare la classifica della digitalizzazione.

Questa innovazione sembra essere vista di buon occhio anche dalle imprese italiane, che come si rileva dai dati dell’Osservatorio del Politecnico di Milano e di Agendadigitale.eu, la maggioranza di esse è d’accordo con l’attuazione della digitalizzazione del processo di fatturazione.

Ecco, quindi, 10 punti che evidenziano norme in vigore, atteggiamenti e strumenti disponibili.

  1. La e-fattura sarà obbligatoria per le operazioni anche tra privati

Sono esclusi da questo obbligo i contribuenti forfettari, tutti gli altri, invece, dal primo gennaio 2019 dovranno adeguarsi alla normativa, già obbligatoria per i subappalti nell’ambito della Pubblica Amministrazione e per i carburanti da autotrazione, esclusi i rifornimenti alle stazioni di servizio, che avranno tempo fino al 2019.

  1. Norme di riferimento

L’obbligo previsto a partire dal 2019 fa parte della manovra del 2018, in particolar modo della legge 205/2017, commi 909 e seguenti. Nel Dl 79/2018 si trova la proroga relativa alle cessioni di carburante per le stazioni di servizio.

  1. Come si stanno muovendo le altre Nazioni

La Germania e il Portogallo non hanno introdotto l’obbligo per l’utilizzo della e-fattura, quindi le imprese possono scegliere se digitalizzare e sono libere nello stabilire il ciclo ordine-pagamenti. Spagna, Olanda e Svezia hanno introdotto l’obbligo all’interno della Pubblica Amministrazione, la Francia e la Norvegia lo stanno implementando nell’ambito del B2g, ovvero tutte quelle attività che coinvolgono le imprese che prestano prodotti e servizi al governo. L’Italia è l’unico Paese che ha regolamentato l’obbligo per tutto il B2b e la PA.

  1. Livello di applicazione degli obblighi normativi

L’Osservatorio del Politecnico di Milano, nel periodo che va dal 2012 al 2017, ha verificato come da 60mila nel 2012 a 130mila imprese nel 2017, sono state registrate per aver introdotto soluzioni digitali e attualmente si ha una crescita media del 17%.

  1. Sistemi EDI o extranet

Si contano 13mila imprese che utilizzano sistemi EDI, Electronic Data Interchange, per scambiare dati e documenti, il 30% dei quali sono proprio fatture. Le grandi imprese fanno utilizzo di extranet per la condivisione di materiale e sono state censite circa 500 reti.

  1. La richiesta delle Associazioni imprenditoriali

Associazioni imprenditoriali come Api, Cna e Confartigianato hanno richiesto la facilitazione di questa transizione, suggerendo la presenza di un periodo cuscinetto, che non imponga sanzioni e che permetta un doppio regime, cartaceo e digitale, per l’adeguamento.

  1. Vantaggi sul risparmio

I dati dell’Osservatorio registrano tra 7 e gli 11 euro per fattura per chi emette più di 3000 fatture ogni anno, per i volumi inferiori vi è comunque un risparmio tra i 2 e i 4 euro per fattura.

  1. Regole tecniche di trasmissione e conservazione

Le fatture elettroniche dovranno essere trasmesse e conservate seguendo le regole trasmesse dall’Agenzia delle Entrate nel provvedimento del 30 aprile 2018, nella circolare 8/E, relativa alla cessione di carburanti e nella circolare 13/E.

  1. Strumenti messi a disposizione dal Fisco

Il Fisco ha predisposto per le imprese un software, da installare su PC, utile alla predisposizione della fattura elettronica, che deve, successivamente, essere trasmessa al SdI, Sistema di Interscambio, che prevede servizi quali: la generazione QR Code, possibilità di ricerca, consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche.

  1. Ipotesi dei benefici che apporterà questo cambiamento

Si registra che il 50% delle grandi imprese, il 34% delle PMI, ritiene che questa introduzione normativa sia una vera opportunità per rendere ottimali i processi aziendali, inoltre, l’analisi dei dati, succitati, lascia emergere che il 13% delle grandi imprese e il 14% delle PMi ritiene che la fatturazione elettronica sia un ottimo strumento per contrastare l’evasione fiscale.

Per comprendere meglio cosa si intende per fatturazione elettronica è utile l’approfondimento all’interno del sito web savinosolution.com, che trasmette informazioni utili e di sostegno a ciò che avverrà con questo cambio gestionale e organizzativo.

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