Impianto di climatizzazione o condizionamento: qual è l’ideale per la propria casa?

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Nel momento in cui si mette mano alla ristrutturazione di un appartamento non solo si valutano gli infissi, le pavimentazioni, gli impianti idraulici e quelli elettrici, che per la propria incolumità devono essere controllati secondo alcuni criteri base, ma si può pensare anche di rifare o installare un impianto di climatizzazione. È noto a tutti ormai che esistono, a tal proposito, dei bonus che consentono di avere impianti efficienti, normati e a costi ridotti.

Perché cambiare l’impianto di climatizzazione

Perché, tuttavia, una famiglia dovrebbe pensare di cambiare il proprio impianto di climatizzazione o di acquistarne uno nuovo? Su questo sito è possibile trovare un’azienda competente che può dare alcune risposte oppure è possibile rivolgersi al manutentore di fiducia. Fra i motivi che possono portare a rinnovare l’impianto ci sono l’efficientamento energetico, il risparmio elettrico, la resa migliore e magari anche il funzionamento più silenzioso e allo stesso tempo comprendente più funzionalità. Ma è così semplice scegliere oggi l’impianto idoneo?

Tipi di impianto esistenti

Innanzitutto, è bene sapere che al giorno d’oggi esistono quattro tipi di impianti: condizionamento a pompa di calore, canalizzato, ad acqua o aria e a pavimento o parete. Ancora più importante è capire la differenza concettuale fra il condizionatore e il climatizzatore. Una volta che si ha chiara la diversità fra le due cose si possono poi valutare altri parametri.

Condizionatori: tipologie

Fra i condizionatori ci sono quelli fissi che aiutano a gestire il clima, l’umidità e la purificazione dell’aria. Questi vanno installati da professionisti e si adattano alle pareti, ai soffitti e in qualunque parte. I portatili sono quelli più venduti, perché fanno effetto su un singolo ambiente, sono facili da usare, svolgono una funzione deumidificante, filtrano l’aria e non richiedono installazioni.

Condizionamento: tipologie

Ci sono gli impianti classici, detti on-off, che possono funzionare per certi periodi e poi possono essere disattivati in base alla temperatura ambientale. Quelli inverter, invece, regolano e potenziano secondo alcuni parametri precisi potenza e velocità del condizionatore. Questi danno un comfort ideale, anche se hanno un costo maggiore. Fra gli impianti di condizionamento c’è anche da distinguere fra mono-split e multi-split. L’uno ha tutti gli split collegati a un’unità esterna, mentre il multi-split ha più installazioni interne collegate a una sola fonte esterna.

Parametri per scegliere un impianto condizionamento

Fra i parametri su cui basare la propria scelta vanno presi in considerazione la potenza, il sistema di filtraggio dell’aria, la classe energetica, la rumorosità, le funzionalità tecnologiche e ultima ma non meno importante l’aspetto esteriore. Ovviamente quanto più si cerca un livello alto, tanto più il prezzo cresce. Altre voci da considerare, infatti, sono il tipo di tecnologia impiantistica, la qualità dei materiali adoperati, le funzionalità presenti, il tipo di dispositivo e il numero di unità esterne.

Tipologie di case e impianti

In generale si potrebbe dire che per un monolocale potrebbe bastare anche un condizionatore portatile o fisso, perché l’effetto è quasi istantaneo. Per un bilocale o trilocale ci si può avvalere di un multi-split o nel caso di livellamento energetico di una pompa di calore. Per una casa superiore ai 100 mq la soluzione ideale è il riscaldamento a pavimento o a parete, perché garantisce ottime prestazioni e contemporaneamente un risparmio considerevole.

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